Aggiornamento del 01.06.2021

Ciao a tutte e tutti! Sapete cos’abbiamo fatto in questo periodo? Ci siamo attivate e attivati in diverse raccolte di indumenti, con il sostegno di tante persone, una comunità che sta diventando sempre più forte e solidale.

Approfittiamo per ringraziare tutti i gruppi e le persone che hanno contribuito e che ci hanno offerto gli spazi come Centri di raccolta (Achitex Minerva Spa di Vaiano Cremasco, Arci Ombriano di Crema, Arci Arcipelago di Cremona, Associazione Picabù di Abbiategrasso, City Angels di Milano, Anto e Mau di Treviglio,  Gruppo di Acquisto solidale di Lodi, Gasabile di Legnano, Gasofficina e Noi Insieme di Varese).

Venerdì 28 maggio siamo partiti con un furgone di 8 metri cubi,  più piccolo rispetto all’altra volta ma proporzionale alla leggerezza degli indumenti estivi, destinazione Velika Kladuša … olè!

Vi raccontiamo anche che dall’11 al 21 maggio, su iniziativa di una professoressa di italiano della Scuola Secondaria di Primo Grado A.B. Cairoli di Milano, abbiamo organizzato quattro incontri di sensibilizzazione con 2 classi prime e 2 seconde. All’interno di un progetto più ampio di Educazione Civica. Siamo stati chiamati a raccontare la nostra esperienza di Cittadinanza Attiva in Bosnia. Per la prima volta ci rivolgevamo ad un pubblico di ragazzi delle medie, la loro giovane età inizialmente ci faceva temere di non riuscire a coinvolgerli appieno su tematiche così distanti dal loro contesto. In realtà, a valle degli incontri,  possiamo dire che sono stati proprio loro a stupirci positivamente e a proporci emozioni, metafore e riflessioni per nulla scontate sui migranti e la loro condizione sulla rotta. Il nostro obiettivo in questo caso non era solo quello di informare e fornire dati ma di riuscire a creare una prima breccia, di suscitare un interesse verso un mondo invisibile, di instillare un primo dubbio sulla propaganda martellante e far sì che per almeno un’ora e mezza si voltassero con noi verso l’altro.

e che cosa faremo?
Vi raccontiamo che saremo presenti al Picabù Festival, presso Abbiategrasso il 19 Giugno, attraverso il Gioco delle Frontiere. Un’attività interattiva basata su un gioco di ruolo in cui i partecipanti sono messi in difficoltà in vari modi che richiamano gli ostacoli di chi percorre le rotte migratorie. Il Gioco ha lo scopo di mettere in evidenza e sensibilizzare verso la situazione di centinaia di migliaia di persone che devono fuggire dai loro paesi colpiti dalla guerra, dalla carestia, dai cambiamenti climatici, dal land grabbing, dalle discriminazioni, attraverso i percorsi pericolosi e interminabili che conducono verso l’Europa – come la Rotta Balcanica che seguiamo da vicino – itinerari dove rimangono a lungo nella totale incertezza del futuro, sovente bloccati in condizioni inaccettabili, spesso subendo violenze o vedendo negati i propri diritti.

Picabù è un collettivo attivo dal 2017, nato in forma spontanea grazie all’aggregazione di singole persone o associazioni, preoccupate per l’ondata di “narrazione tossica” diffusasi con l’aggravarsi dell’emergenza migratoria. Ogni anno organizza il Picabù Festival, evento di più giorni che propone incontri, laboratori, installazioni artistiche, cinema, teatro e musica. Quest’anno si terrà il 19 e 20 giugno nella città di Abbiategrasso e avrà come tema il Luogo Comune. Maggiori informazioni prossimamente sulla nostra pagina Facebook https://www.facebook.com/OpetBosna o di Picabù Abbiategrasso https://www.facebook.com/picabuabbiategrasso e sul sito web www.picabu.org

Continuiamo a tenervi informati sulle attività e le iniziative di Opet Bosna tramite la newsletter di Casa per la Pace Milano e il nostro blog www.opetbosna.it

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