Aggiornamento del 27.09.2020

Riprendiamo le comunicazioni dopo la pausa estiva per rilanciare le iniziative di Opet Bosna.

Siamo ormai tutti rientrati nel turbinio delle nostre attività, delle nostre abitudini. Rimane sopra di Noi, tra
di Noi, lo spettro Covid a schiacciarci tra il fare o non fare, muoversi o non muoversi: comunque la viva,
ognuno è – a modo suo – condizionato da una pesante ipoteca.
Ieri abbiamo riunito il gruppo operativo di OpetBosna per la prima volta dopo l’estate per riprendere le
iniziative. Utilizzeremo quanto rimasto in cassa per finanziare ancora per i prossimi tre mesi il progetto
Voucher 4 Food di No Name Kitchen che permette di aiutare a distanza i rifugiati facendo loro arrivare
vouchers con cui comprare cibo e oggetti essenziali nei market che hanno aderito all’iniziativa.
Con la restante parte della cassa organizzeremo …

a ottobre la RACCOLTA DI VESTITI INVERNALI
e a novembre il VIAGGIO in Croazia / Bosnia per portarli

L’Associazione No Name Kitchen ci comunica gli ultimi aggiornamenti da Velika Kladusha. Sono circa 3000 i rifugiati presenti, la polizia deporta ogni settimana almeno 50 persone al confine con la Repubblica Serba:
vengono abbandonate lungo la ferrovia al confine e respinte anche dalla polizia serba. NNK è intervenuta
portando cibo, sacchi a pelo e vestiario.

Il progetto Voucher 4 Food di No Name Kitchen prosegue bene perché, purtroppo, sono in moltissimi ad
averne bisogno. Il lavoro dei volontari è intenso. Tra loro anche un bravissimo volontario che dopo aver
seguito il cineforum di OpetBosna ha iniziato a collaborare con NNK: è un grande risultato anche questo e ci motiva ancor di più! La spesa per il Voucher 4 Food è di circa 1500-1800 euro a settimana. NNK conferma anche il bisogno di vestiti, coperte, altro materiale necessario con l’approssimarsi del rigido inverno bosniaco.
Ecco il punto: facciamo appello a tutti voi, fatevi avanti, dateci una mano! Abbiamo bisogno di energie nuove, abbiamo bisogno di sentirvi vicini, abbiamo necessità di rinnovare le forze per essere pronti, agire e re-agire!

In questi due anni abbiamo visto gli scenari cambiare diverse volte e ci siamo sempre adattati al cambio; oggi ci hanno chiuso le frontiere con la Bosnia ma noi, grazie alla nostra collaborazione con NNK, siamo andati a consegnare al loro magazzino in Croazia a 1 km dalla frontiera e da Velika Kladusa. Se chiuderanno anche la Croazia andremo ad aiutare le associazioni che operano a Trieste: vogliamo esserci sulla rotta Balcanica, vogliamo esserci con ogni nostro piccolo ma indispensabile segno tangibile di umanità.
Ad ulteriore conferma della drammatica situazione nel Cantone Una Sana, sono molti i post su facebook delle associazioni di volontari, come quelli di Linea d’Ombra di Trieste, o di Silvia Maraone, volontaria di IPSIA, nei campi di Bihac. Migliaia di persone ammassate in condizioni pietose, campi ufficiali pieni, fuori dai campi la repressione della polizia locale e l’intolleranza degli abitanti aumentano, alimentate dalla propaganda politica locale. I volontari stranieri sono pochi e ostacolati da una legge che proibisce di aiutare i profughi, pena l’espulsione: i volontari locali arrivano ad essere minacciati e malmenati! L’inverno si avvicina e le persone sulla Rotta tentano il GAME ma sono respinte con brutalità e perfino sadismo, dalla polizia croata. Le polizie italiane e slovene rimandano tutti in Croazia dove avviene il peggio.

Il dossier della Rete Rivolti ai Balcani https://tinyurl.com/dossier-Rotta-Balcanica testimonia e denuncia in
modo completo questi fatti, vergogna dell’Unione Europea. Invitiamo a darne la massima diffusione.
Pensiamo sia anche importante raccontarvi questo: abbiamo partecipato, come progetto Opet Bosna, alla
Programmatica dell’Associazione Casa per la Pace – di cui siamo parte dal maggio scorso –, l’incontro annuale per definire i progetti dell’anno a venire. Si è rivelato molto di più, è “sognare ad alta voce” il prossimo futuro, in modo condiviso. Essere lì insieme ha significato per tutti, un’azione concreta, un aiuto forte a rompere l’immobilismo cui sembra di essere costretti perché qualsiasi progetto, azione, evento è – per tutti i gruppi di Casa per la Pace – pesantemente condizionato dalle misure anti-covid.
Vorremo che Tu che leggi fossi con Noi, con la tua partecipazione diretta, oltre che diffondendo le
comunicazioni, sostenendo le iniziative e sensibilizzando altre persone. Grazie!!!
Ricordiamo che è possibile versare il 5 x Mille della Dichiarazione dei redditi all’Associazione Casa per la Pace
Milano APS https://www.casaperlapacemilano.it con il codice CF:97265890158.


Il gruppo Opet Bosna

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Oppure a Mirko Rozzi: IBAN IT47S0306956840100000015009 Inserendo la causale OpetBosna!